“Il nostro campionario, dal punto di vista della comunicazione e del marketing, è molto importante perché è uno dei primi biglietti da visita con cui ci presentiamo ai clienti.”
“Made in Italy”.
Con questa abituale espressione si condensa la sintesi e l’originalità del pensiero di Arbi, azienda di eccellenza nata nel 1987 a Brugnera e riferimento nazionale nel settore dell’arredobagno. “Made in Italy” perché concentra al suo interno tutte le fasi di produzione, dalla selezione dei materiali alla loro lavorazione e trasformazione, dalla progettazione dei mobili e degli elementi funzionali (box doccia, vasche, lavabi, faretti, specchiere, lavanderia e termoarredo) alla loro realizzazione, dall’organizzazione commerciale al marketing. Non è una semplice suggestione ma ognuno di questi settori è permeato di italianità laddove il termine si esplicita in artigianalità e creatività, bellezza e versatilità, innovazione e tecnica.
Nel 2017 ha ampliato e rinnovato la sede produttiva con un nuovo stabilimento di 21.000 mq per perfezionare ulteriormente l’autonomia produttiva e il controllo dei cicli lavorativi, altamente meccanizzati e automatizzati. Nel 2020 ha inoltre inaugurato ArbiLab, definendo un altro aspetto di eccellenza su cui l’azienda ha da sempre creduto: la formazione.
È uno spazio concepito per potenziare le competenze e le conoscenze tecniche di ogni interlocutore facendo emergere i valori e le caratteristiche distintive del brand.
“Oltre che esteticamente bello, il nostro campionario dev’essere funzionale per i venditori; sono loro che spesso ci danno consigli su come concepirli perché siano più pratici nell’utilizzo. Oltre ai box portacataloghi, il nostro prevede una serie di cassette che raccolgono le finiture e i colori dell’arredobagno e dei piani.”
Arbi collabora inoltre con numerosi architetti e interior designer in tutto mondo con i quali sviluppa progetti sia residenziali che contract, per arredare ambienti bagno in modo esclusivo.
In tal senso si è rivelata strategica l’apertura di uno show-room a Milano e a Mosca che ha portato visibilità e conoscenza del marchio veicolando l’immagine dei suoi prodotti a nuovi target e nuovi mercati.
“Per un’azienda che non metteva neanche il logo sui suoi mobili – commenta con ironia Sara Spadotto del Communication Department di Arbi – essere presenti dal 2016 nel cuore pulsante della moda e del design è stato decisamente un passo in avanti.”
Un traguardo di prestigio non solo per l’azienda ma anche per la compagine di cui fa parte, il Gruppo Atma, uno dei più grandi in Italia nel settore mobiliere che comprende, oltre ai bagni, anche la produzione di cucine e camere da letto.